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Condominio Sociale

 

Ente Gestore

 

Punto d’Incontro ” - Società Cooperativa Sociale Onlus.

Via Cassano,37 - 20062 Cassano d’Adda (MI)

Tel. 0363.361966 - Fax 0363-361965 – e-mail. [email protected]

 

 

Sede dell’ unità d’offerta

 

Via Cassano, 37 

loc. Groppello di Cassano d’Adda

Tel. 0363 361826

 

La struttura è situata nel territorio del distretto 5 dell’ ASL MI 2 .

 

Gli  immobili  sono acquisiti in comodato d’uso con lo scopo di realizzare servizi innovativo-sperimentali residenziali a favore di persone con disabilità.

 

All’interno della stessa struttura sono presenti  quattro diverse unità operative in qualità di alloggi protetti di diversa recettività e a diversa intensità di protezione, nell’ambito dell’unico  servizio innovativo residenziale  dello stesso gestore.

 

Le unità  operative sono collegate da spazi contigui e utilizzano alcuni spazi in comune

 

 

Come raggiungere l’ unità d’offerta

 

In auto: strada statale statale 11 oppure autostrada A4  uscita Trezzo d’Adda

 

Con i mezzi pubblici: Trenitalia stazione Cassano. linea bus Cassano-Trezzo (NET Nordest trasporti);

 

 

Funzionamento

 

Funzionamento del servizio innovativo residenziale IL CON-DOMINIO SOCIALE

Le diverse unità operative  funzionano  24 ore su 24 , per 365 giorni all’anno.

E’ garantita in tutte le fasce orarie della giornata la presenza di apposito personale per gli aspetti socio-educativi ed assistenziali.

 

 

Giornata tipo dell’ospite

 

Giornata tipo dell’ospite frequentante lo spazio attività diurne presso il Parco Belvedere:

         

  • Ore 7.30/9.30 - Risveglio, igiene personale vestizione e colazione: gli ospiti vengono svegliati dal personale; insieme a loro  svolgono le operazioni in relazione a quanto previsto nei piani assistenziali, fanno colazione.

  • Ore 9.30/12.00 - In base a quanto previsto dal piano educativo individuale, gli ospiti svolgono un programma di attività, con le figure educative di riferimento  e i tecnici specialisti o maestri d’arte; gli spazi a disposizione sono: i laboratori ricreativi e di attività  e un ambito ludico occupazionale presso le strutture del Parco Belvedere di Cassano d’Adda. Inoltre uscite per attività esterne, quali: piscina, ippoterapia, attività al canile ecc.

  • Ore 12.00/13.30 - Pausa pranzo: si interrompono le attività si prepara la zona mensa, si pranza ed è previsto un momento di relax.

  • Ore 13.30/15.00 - Inizio attività fascia pomeridiana: in base a quanto previsto dal piano educativo individuale, gli ospiti svolgono un programma di attività, con le figure educative di riferimento e i tecnici specialisti o maestri d’arte; gli spazi a disposizione sono: i  laboratori ricreativi e di attività  e un ambito ludico occupazionale presso le strutture del Parco Belvedere di Cassano d’Adda. Oppure uscite per altre attività, quali: piscina, ippoterapia, attività di teatro, cinema, gite, ecc.

  • Ore 15.00/16.00 - Rientro in condominio sociale e pausa merenda: gli ospiti vengono riaccompagnati in condominio sociale e fanno merenda.

  • Ore 16.00/17.00 - Attività di igiene e cura di sè: con gli educatori si svolgono attività di  igiene e cura di sè

  • Ore 17.00/19.00 - Attività di tipo residenziale e spazio relax: con gli educatori si svolgono attività di tipo ricreativo, uscite sul territorio per commissioni, riordino degli ambienti comunitari e degli spazi personali. Gli ospiti stanno in condominio sociale con le figure educative di riferimento presenti senza però avere particolari attività strutturate, in una condizione che favorisca la socializzazione nel gruppo, che vuole richiamare un clima di tipo “famigliare”.

  • Ore 19.00/20.00 - Cena: gli ospiti con gli educatori si preparano per la cena: predispongono il tavolo, ricevono il pasto dal catering, gli educatori presso la cucina porzionano i pasti.

  • Ore 20.00/ 21.30 - Dopo cena: è anch’esso un momento di relax in cui gli ospiti si possono dedicare a quello a cui più aggrada loro in termini di attività ricreativa: televisione, ascolto musica, giochi di società, attività multimediali, conversazione ecc.

  • Ore 21.30 - Coricamento: in questa fase si svolge una breve attività di igiene e ci si prepara ad andare a letto nelle rispettive stanze.

 

Il programma esposto è indicativo. Sussistono nel progetto frequenti variazioni di tale esempio in ragione dei vari livelli di autonomia presentati dagli ospiti e delle progettualità specificamente individuate. A titolo di esempio si segnala che alcuni ospiti sono regolarmente impegnati presso attività diurne: frequentazione di CSE esterni alla comunità, frequentazione di attività occupazionali a scopo socializzante, inserimenti lavorativi protetti, attività di tempo libero sul territorio. 

 

Per quanto riguarda l’aspetto psico-sociale e l’impostazione educativa, ci si avvale dell’apporto dell’ èquipe Tecnica (psicologo, psichiatra, psico-pedagogista). Per ogni utente viene redatto un  Piano Educativo Individuale (P.E.I.) dove vengono descritti gli obiettivi di tipo educativo ed il programma delle attività quotidiane. Tali strumenti vengono revisionati semestralmente e in occasione di necessità di riprogettazione.  

 

 

Capienza massima prevista dell’unità d’offerta

 

La capienza delle unità abitative varia secondo i Progetti Individualizzati da realizzare e in riferimento alla metratura e alle caratteristiche degli ambienti.

 

 

Spazi ad uso esclusivo

 

La complessità e la modularità degli spazi  del CON-DOMINIO è funzionale ad una sperimentazione progettuale di interventi  che si  dimostri:

 

-    personalizzabile in ragione delle situazioni individuali;

-    sensibile ai delicati equilibri tra necessità di assistenza e prossimità sociale;

-    rispettosa di spazi individuali;

-    capace di offrire occasioni di messa alla prova della propria autonomia.

 

 

Sul piano logistico  e strutturale il CON –DOMINIO  SOCIALE  si compone con la seguente articolazione:.

  • Piano Rialzato: N°1 nucleo abitativo Comunitario (in allestimento) per 8 ospiti (unità operativa Condominio 1).

  • Primo piano: N°1 unità abitativa comunitaria per persone disabili di età avanzata e con importanti necessità assistenziali (unità operativa Condominio 2).  N°1 appartamento indipendente per persone con disabilità  con problematiche principalmente psichiche e/o psicosociali,  potenzialmente adatti a vivere in condizioni di semi autonomia (unità operativa Appartamenti Protetti).

  • Secondo piano: N°1 unità abitativa comunitaria per persone con disabilità  più giovani e con migliori margini di autonomia personale nelle operazioni di vita quotidiana (unità operativa Condominio 3). N°1 appartamento indipendente per persone con disabilità  con problematiche principalmente psichiche e/o psicosociali,  potenzialmente adatti a vivere in condizioni di semi autonomia (unità operativa Appartamenti Protetti).

  • Terzo piano: N°3 appartamenti indipendenti per persone con disabilità  con problematiche principalmente psichiche e/o psicosociali,  potenzialmente adatti a vivere in condizioni di semi autonomia (unità operativa Appartamenti Protetti).

 

Sintesi attività dell’unità d’offerta e impostazione metodologica

 

I macro-obiettivi del progetto possono essere  così sintetizzati:

  • Creare un contesto capace di contenere situazioni e progetti personali differenti tra loro, riducendo il significato di stigmatizzazione e discriminazione implicito nell’omologazione dei servizi;

  • Attuare un contesto flessibile capace di adattarsi a mutevoli andamenti dei piani educativi individuali;

  • Realizzare le condizioni di ottimizzazione logistica capaci di governare  e dare sostenibilità  a questo modello di flessibilità.

Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso una gestione flessibile dell’ intervento psicopedagogico, soprattutto nei confronti degli utenti con maggiori margini di autonomia potenziale. Con questi utenti infatti si presentano tipicamente delle oscillazioni nel grado di autonomia che manifestano regolarmente dei periodi di regresso e che necessitano di un supporto educativo e relazionale più forte. Per contro l’intervento dell’operatore può risultare invasivo e suscitare resistenze e fastidi nei periodi in cui le condizioni dell’utente necessitano  di una maggiore tendenza all’autonomia ed allo sviluppo di spazi personali. Similmente l’inserimento in un gruppo di “pari” può essere talvolta ricercato o opportuno per prevenire l’isolamento e la trascuratezza della cura personale, e talvolta essere evitato o controproducente per lo sviluppo personale.

 

L’adozione di metodologie di intervento flessibili, la possibilità di creare una molteplicità di contesti sociali ed educativi, la possibilità di confronto con diverse tipologie di persone con cui relazionarsi e la possibilità  di usufruire di differenti tipi di proposte di attività quotidiane è valutato come elemento funzionale ad un migliore sviluppo dei piani educativi individuali di soggetti con discreti margini di autonomia.

 

I risultati attesi di questa progettazione complessa  sono sintetizzabili nella realizzazione di  maggiore efficacia ed efficienza in situazioni quali:

-    momenti di rifiuto della propria condizione, e rifiuto dell’inserimento in contesti di gruppo con disabili

-   isolamento ed emarginazione relativo a momenti di regresso psicosociale di utenti in condizioni di autonomia

-    inefficacia degli interventi dovuta  a rigidità procedurali o normative

 

All’interno di questo contesto, nello specifico nei microcontesti di appartamento protetto, sono in atto delle sperimentazioni rispetto alle autonomie affettive, sessuali e di coppia. Tecnici specialisti formati secondo prospettive psicopedagogiche specifiche (rif. Dott. F.Veglia) seguono le progettualità di coppia di alcuni ospiti sui quali sono stati riscontrati importanti potenziali di autonomia affettiva e personale. Il lavoro di equipe e la supervisione tecnica permettono un lavoro sperimentale volto a migliorare la qualità delle vita degli ospiti, all’interno di un contesto più ampio centrato sulla graduale e negoziale eliminazione di alcuni “vincoli protettivi” che insistono  sugli ospiti disabili.

 

 

 

 

 
 
 
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