Primo Decennio: LE RADICI
Nel 1984, un piccolo seme venne piantato con l’inaugurazione, a cura del cardinale Carlo Maria Martini, della prima sede nata nella casa del parroco di Groppello d’Adda. Era un luogo modesto, ma già vibrava di un grande sogno: creare un ambiente in cui chiunque potesse sentirsi accolto e supportato.
La nascita del vivaio “Campetto” rappresentò il primo frutto di questo sogno, un luogo di crescita e cura, non solo delle piante, ma delle persone.
In questo stesso periodo, un gruppo di pionieri si fece promotore della nascita dell’Alfabeto Forse, Associazione per il tempo libero delle persone con disabilità; un altro passo verso la costruzione di una comunità inclusiva. Alla fine del decennio, un nuovo capitolo si aprì con il cambio di sede, simbolo di una crescita continua e di nuove opportunità.
nuove opportunità.
Secondo Decennio: L’ESPANSIONE
Nel secondo decennio, le radici piantate nel decennio precedente iniziarono a dare frutti copiosi. La prima comunità alloggio fu aperta a Pozzo d’Adda, seguita dall’inaugurazione della RSD La Paolina a Cernusco S/N, per la quale dobbiamo menzionare e ringraziare il caro compianto Giovanni Farina e tutti i famigliari di Anffas Martesana che hanno creduto in noi.
La necessità di espandersi portò all’apertura di una seconda comunità in una villetta a Cassano d’Adda, mentre nuovi centri diurni vennero inaugurati a Inzago. L’idea di un condominio sociale prese vita con l’apertura di appartamenti protetti in un condominio a Groppello d’Adda, in quello che poi sarebbe diventato un servizio innovativo sperimentale, denominato oggi “La Casa di Ida” a memoria della nostra carissima Ida Cavallaro, che prematuramente ci ha lasciati dopo aver speso una vita per la cooperativa e i nostri ragazzi. Nuovi spazi vennero aggiunti con l’apertura del Belvedere, un meraviglioso parco con garden, e successivamente attraverso la gestione del verde e del ristoro della bellissima Isola Borromeo, sempre a Cassano, e della gestione di un bar e centro diurno in Villa Daccó a Gessate.
Questo periodo vide anche la nascita di due cooperative sociali: Ellepikappa e La Goccia, operazione della quale fummo protagonisti, con le quali si avviò una collaborazione duratura, segno di un impegno condiviso verso il benessere comune.
Terzo Decennio: L’INNOVAZIONE
Il terzo decennio fu segnato dall’innovazione e dalla realizzazione di nuovi progetti. La RSD Simona Sorge Lism aprì le sue porte a Inzago con la Gestione della Fondazione Sacra Famiglia, chiamandoci a sua volta a collaborare per parte della gestione; sempre in questa sede un nuovo centro cottura venne realizzato da noi per soddisfare le necessità alimentari dei servizi diurni e residenziali di tutta la nostra rete, fornendo al contempo opportunità lavorative per persone svantaggiate. Il Marchio Anffas venne acquisito da Punto d’Incontro nel 2005, consolidando ed ampliando ulteriormente il rapporto con questa importante associazione di famiglie di persone con disabilità. I centri diurni vennero accorpati in un nuovo spazio, denominato “il Capannone” a Inzago, centralizzando le attività e migliorando l’efficienza. Con l’acquisizione di una nuova sede a Pozzo d’Adda, le comunità si ampliarono e si trasformarono in CSS, mentre nuove comunità alloggio vennero sperimentate a Cassano, portando innovazione e nuove speranze.
Quarto Decennio: Il Consolidamento e l’Apertura al Futuro
Nel quarto decennio, l’organizzazione consolidò i propri servizi, ampliando l’offerta e aprendo tre nuove comunità CSS presso la sede del Capannone a Inzago. Un CDD specializzato per persone con autismo venne inaugura- to sempre a Inzago, dimostrando un impegno costante verso l’inclusione e il supporto delle persone con bisogni specifici. Venne aperta la sede di Vaprio d’Adda dove è stata trasferita la sede legale e delle attività formative della cooperativa, questo grazie alla disponibiltà della parrocchia di Vaprio che mise a disposizione la ex casa Parrocchiale. Inoltre, vennero gettate le basi per il futuro con la fondazione BFZ, che avviò la realizzazione del centro per l’autismo “Casa Eden”, sempre grazie alla Parrocchia di Vaprio che mise a disposizione per l’operazione l’edificio dell’ex cinema Eden, un simbolo di speranza e continuità. Per la nascita della Fondazione BFZ, una menzione particolare va a Franco Baroncini e Zina Fugazza, che hanno trovato la forza di reagire al dolore della perdita dei propri figli, fondando una realtà che
sarà di grande aiuto per tante famiglie con figli disabili.